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Commenti al testo di Ferdinando Battaglia
Silenzi

Sei nella sezione Commenti
 

 Ferdinando Battaglia - 08/12/2017 23:07:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Grazie, Gaudenzio, sei gentile.

 Gaudenzio Massi - 07/12/2017 20:53:00 [ leggi altri commenti di Gaudenzio Massi » ]

Complimenti....è ciò che ognuno di noi deve sopportare nel rapporto di coppia per piacere all’altro maltrattiamo il nostro essere profondo
Questo ci rende succubi e con l’accettazione di certi comportamenti rinunciamo
alla spontaneità del nostro essere.
La realizzazione piena della vita è denudarsi e mettere al corrente
il nostro partner di cosa siamo e cosa veramente vogliamo e cosa non vogliamo ...senza fare più azioni per far piacere all’altro!
Rispetto percome siamo e per come vogliamo restare!
Grazie di averla scritta in maniera così sublime!
Un abbraccio

 Ferdinando Battaglia - 07/12/2017 18:35:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Cara Giulia,
leggendoti, sia nei versi sia nei commenti, avverto (perdonami l’invadenza) in te una grande passione per la Poesia, segno, a mio avviso, di un’autentica vocazione, che tu stai coltivando con diligente studio e aperto confronto (spero che gli autorevoli poeti che frequentano a diverso titolo questo sito, ti vogliano anch’essi commentare); poiché è questo il primo discrimine, il confine su cui si separano i poeti veri dai poeti "per mestiere", perché, credenti o meno, è l’anima che dà vita al corpo, il corpo è essenziale nell’economia dell’Incarnazione ma non sufficiente alla vita. Allora il punto non è se il messaggio è comprensibile o meno, ma se la lingua in gioco è la lingua di un poeta autentico o no, poiché la Poesia ha soprattutto un’origine carsica, invisibile. L’arte poetica non ha voce, ama il silenzio, a volte parla, ma è solo un frammento conservatosi delle innumerevoli parole perdute. È vero anche il contrario: scegli un tema, un messaggio che vuoi dare al mondo ma, se non nasce da un’urgenza interiore, intellettuale o spirituale che sia, da un appello a se stessi, non ci sarà poesia, non ci sarà lo "shock telepatico" (Kerouac) con il lettore.
Tu sei poeta nell’anima e perciò mi arrivi anche in scrittura, è questa tua passione viscerale che mi parla, prima ancora che io comprenda il senso compiuto di un testo, del suo messaggio. A volte mi basta un verso, un’immagine perché io faccia già l’esperienza poetica nel mio ruolo di lettore; però gli approcci alla Poesia sono tanti e diversi tra di loro, forse non è giusto volerne "normalizzare" la varietà.

Un caro saluto

 Giulia Bellucci - 07/12/2017 11:50:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Aggiungo anche che guardando il passato che le poesie che ci sono arrivate, siano esse d’amore, sociali, o altri sentimenti, hanno tutti un senso. Ci trasmettono i pensieri dell’autore e ognuno di noi, scuola o no, cerca sempre di coglierne come prima cosa il senso. Io personalmente se non comprendo, non l’apprezzo. Non riesco ad apprezzare solo la forma. Prima individuo il senso e poi la forma, perché io stessa quando scrivo prima ho un’idea in mente, delle immagini di qualcosa che poi tento, non sempre riuscendoci, a metterla in poesia.
Infine non mi preoccupo quando qualcuno mi fa degli appunti, anzi ne sono felice. Infatti ho accolto quelle che mi hai messo alla mia ultima.

 Giulia Bellucci - 07/12/2017 11:42:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Caro Ferdinando, purtroppo non ho il tempo ora di leggere tutte le tue: recupererò. Alcune le ho già lette e voglio solo che le sue poesie parlano ( a me, io non sono tutti, ovviamente). Questa mi ha colpito anche più delle altre: ricercata e dice, non è senza senso. Lei un senso ce l’ha dato quando l’ha scritta. Quindi forse la pensiamo allo stesso modo!

 Alessandra Ponticelli Conti - 16/11/2017 17:17:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Meravigliosa!
Ciao Nando, ti abbraccio
Alessandra

 Ferdinando Battaglia - 01/11/2017 09:45:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Vi ringrazio.
Immeritatamente Vostro.

 Cinzia Aragonesi - 31/10/2017 07:42:00 [ leggi altri commenti di Cinzia Aragonesi » ]

Ottima stesura a testimonianza di un vero che si riconosce e non si può evitare.
Mi complimento.

Ciao da Cinzia

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 Gaudenzio Massi - 30/10/2017 21:57:00 [ leggi altri commenti di Gaudenzio Massi » ]

Non si sarà mai se stessi fino in fondo...per vivere insieme accetteremo sempre compromessi per non fare torti a chi ci sta vicino.....compreso la sessualità che è di primaria importanza....è li che siamo vili

 Gaudenzio Massi - 30/10/2017 21:52:00 [ leggi altri commenti di Gaudenzio Massi » ]

Apriti e rinascerai come anche la tua compagna.
Comunque complimenti

 cristina bizzarri - 30/10/2017 18:53:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Questa poesia è un trattato sull’amore: l’amore umano, dunque imperfetto, mai completo - e cosa mai è completo? - sempre mancante di qualcosa che ci sfugge, che vorremmo trovare il tempo di comunicare fino a giungere al midollo dell’essenza stessa dell’amore. Ma un demone ci impedisce sempre di farlo. E, a volte, quando si è fisicamente vicini, questo sentimento di mancanza si fa ancora più struggente, come se la persona che abbiamo accanto ci fosse estranea, come se non potessimo penetrare nemmeno la superficie dei suoi pensieri e, più ci sforziamo, più questo senso di frustrazione, quasi di rabbia, ci assale. Ma non sarà che questo dolore che si arrampica sul muro di un rapporto fino a togliere luce alle sue finestre - non sarà proprio questa oscurità che ci invade lo spazio luminoso dell’anima, il paradosso dell’amore? Quello, cioè, di tendere sempre verso l’altro senza mai raggiungerlo, nel desiderio di volerlo introiettare per farlo diventare parte integrante di noi stessi, cercando in lui o in lei tutto quello che ci manca e che, per gli stessi limiti impostici dai nostri corpi, non ci può essere dato che in parte? Già molto è amare così come possiamo, consapevoli dei nostri confini. Già molto è guardarsi con nostalgia e dolcezza, perdonandosi le zone oscure che ci nascondiamo forse per non spaventarci, forse proprio perché ci amiamo. Bellissima la tua poesia.

 Roberta Sangriso - 30/10/2017 15:30:00 [ leggi altri commenti di Roberta Sangriso » ]

Quanto sentimento, quante emozioni; Ferdinando la sua bellissima poesia mi ha commossa...

 Klara Rubino - 30/10/2017 10:33:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

La stesura è molto curata ed armoniosa, una cura formale che non soverchia; bensì abbraccia il contenuto conferendogli maggiore dolcezza.
Complimenti sinceri.

 Laura Turra - 30/10/2017 09:54:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

In un rapporto affettivo i reciproci silenzi ci sono, a volte ci devono essere. Poi, caro Nando, lo sappiamo che i tralci non possono esserci senza la vite. La vite è come la vita. E’ facile raccontare dei pampini rigogliosi (che in questa stagione sono bellissimi, d’un rosso acceso e spiccano sulle colline, nelle vigne). Molto più difficile dire della fatica dello stare aggrappati a un terreno scosceso. Forse il punto sta in quel "Così trascorrono assieme i nostri anni". Trascorrono e assieme. Comunque.
Un testo delicato e ben scritto. Ti abbraccio.